
MoliseHome incontra il ‘Poeta Contadino’ Carmine V. Mosesso

Oggi 1 maggio 2022 MoliseHome era a Venezia per incontrare Vittorio Sgarbi alla chiesa di San Fantin
Poi c’è la storia. Ne sono talmente appassionato che la scelgo per il mio percorso di studi all’università. Tutto quello che ho imparato sui libri e sul campo fa parte dei miei racconti e dei miei percorsi di slow-tourism. Vieni in Molise e te ne renderò partecipe!
When I first found the box of letters and photos, it brought me back to a sunny afternoon in the kitchen with my grandmother, listening to her stories about Italy and feeling the magic of being “Italian.”
So when I saw the same address on a few different envelopes, I started to wonder, what if these people are still there? What if I have relatives still living in Italy?
I thought about it for a while before I hand-wrote a letter to that address and sent it off to Italy. And then — without bothering to wait for a reply — I booked a ticket to Italy for spring break.
My life changed when I got off that plane…
After finding my way through train strikes, language barriers, dead ends, and even pickpockets, I arrived at the address on the decades-old envelope and found my family I’d never known.
There’s an entire story there… but it’s not the one I want to tell you about.
You see, in my endless adventure to trace my family’s roots and get my Italian citizenship, I ran into problem after problem. The language barrier. Complex bureaucracy. Hard-to-find documents. (Not to mention those pickpockets.)
And in spite of my best efforts to find help, there were no reliable services to guide me. So I had to figure it out on my own – later creating the company that I wished existed when I was doing this for myself 20 years ago.
“Quando ho bussato alla porta dei miei parenti a Guardiaregia, loro mi hanno accolto anche senza conoscermi. E’ stata un’esperienza che mi ha cambiato la vita.”
“Nel 2006 ho lasciato l’università e ho fondato questa società che speravo esistesse quando ne ho avuto bisogno io nel 2004”
Tony Vaccaro, nome d’arte di Michelantonio Celestino Onofrio Vaccaro (Greensburg, 20 dicembre1922), è un fotografo statunitense. Conosciuto anche come Michael A. Vaccaro, è noto per le sue foto scattate in Europa nel 1944 e nel 1945 e in Germania subito dopo la seconda guerra mondiale. Dopo la guerra, divenne un celebre fotografo di moda e lifestyle per riviste statunitensi.
Secondogenito di tre figli, i suoi genitori, che erano immigrati italiani, lo battezzarono con il nome Michelantonio Celestino Onofrio Vaccaro. Il padre, Giuseppe Antonio, era originario del Molise, precisamente di Bonefro, in provincia di Campobasso e nel 1926 la famiglia tornò a Bonefro, dove Tony trascorse la giovinezza.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, Vaccaro tornò negli Stati Uniti per sfuggire al regime fascista e al servizio militare obbligatorio in Italia. Negli Stati Uniti il diciassettenne Vaccaro, appena conclusa la sua formazione presso la scuola superiore di New Rochelle, si arruolò nell’esercito e venne inviato in Europa nel 1944.
Combatté come soldato semplice nel 1944 e 1945 nella 83ª divisione di fanteria dell’esercito statunitense in Normandia e poi in Germania. Il suo ruolo di ricognitore gli lasciava abbastanza tempo libero durante il giorno per scattare foto e divenne così il fotografo ufficiale del giornale della divisione. Nel settembre 1945 si congedò dall’esercito e soggiornò in Germania, dove ottenne un lavoro prima come fotografo per le autorità statunitensi di stanza a Francoforte, poi per Weekend, il supplemento domenicale del giornale dell’esercito statunitense Stars and Stripes. Fino al 1949, Vaccaro operò come fotografo in Germania e in Europa, documentando la vita del dopoguerra.
Dopo il suo ritorno negli Stati Uniti nel 1949, ha lavorato per le riviste Life e Look e poi per la rivista Flair. Molte foto dalla sua vasta collezione (nonostante 4000 immagini siano andate perdute in un incidente nel 1948) sono conservate nell’archivio di guerra e sono state pubblicate nel 2001 nel suo libro Entering Germany: Photographs 1944-1949.
Nel 1994 ha ricevuto in Francia la Legion d’onore, in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario dello sbarco in Normandia. È stato insignito dall’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” dell’Ordine della Minerva.
da Wikipedia
Michael “Mike” Eremita nacque a Dedham, contea di Norfolk, in Massachusetts, il 30 gennaio del 1931, da Marco (nato a Bonefro, in provincia di Campobasso, il 6 gennaio del 1896 – figlio di Michele trentunenne “agricolo” e Regina Colabella – morì nel 1964) e da Maria Lalli (nata a Bonefro il 18 febbraio del 1909 – figlia di Nicola e Angela Colombo – morì nel 2002).
I suoi genitori si erano sposati a Bonefro, il 2 marzo del 1929, e arrivarono ad “Ellis Island”, nel settembre del 1929, a bordo del piroscafo “Vulcania”. Si stabilirono a Dedham in Massachusetts ed ebbero, oltre a Michael “Mike”, altri tre figli: Regina, Nicholas e Antoinette. Marco fece diversi e duri lavori come operaio e insieme ai sacrifici della moglie riuscì a regalare ai loro figli il “sogno americano”.
Michael “Mike” studiò economia alla “Boston University”. Nel 1953 entrò nell’aviazione militare statunitense, divenne tenente, e fu di stanza alla base aerea di “Dow Air Force” a Bangor dove incontrò il suo amico e socio d’affari Tom Valley. Nel 1957, Michael “Mike” e Tom, fondarono la “Eremita & Valley” una società che avrebbe poi realizzato alberghi, centri commerciali e residenziali nell’area di Bangor nel Maine. La “Eremita & Valley” fu la prima e più importante ditta appaltatrice a sviluppare l’area intorno al Bangor Mall e alla Hogan Road. La società costruì, negli anni ’80, due centri commerciali e tra questi il “Crossroads Mall”. La “Eremita & Valley” realizzò la sede della “Penobscot Community Health Care” e nel Maine meridionale costruì il “Ballpark” a Old Orchard Beach (negli anni ’80 ospitò alcune squadre di baseball del campionato).
Fondò l’esclusivo “Stonington Yacht Club”. Oltre ad essere membro dei “Cavalieri di Colombo” e dell’Italian Heritage Club, Michael “Mike” Eremita, progettò e costruì il campanile della chiesa cattolica di “St. Joseph” a Brewer dove lui e sua moglie erano parrocchiani. Sostenne iniziative benefiche mostrando un grande spirito filantropico. Sposò Marilyn Giberson che gli diede cinque figli. Michael “Mike” Eremita morì a Brewer, nel Maine, il 31 marzo del 2020. La “Eremita & Valley” ancora oggi rappresenta una importante realtà imprenditoriale nel Maine.
Foto: Michael “Mike” Eremita con la divisa della dell’nell’aviazione militare statunitense
estratto da un articolo di informamolise.com
Adolfo “Edward” LALLI nacque a Bonefro (CB), al n. 20 di via Palazzo Comunale, il 14 maggio del 1899 da Gervasio (trentacinquenne “calzolaio” figlio di Celestino e Celeste Colomba) e Lucia Rachele Iarocci (ventiquattrenne “donna di casa” figlia di Pasquale e Sofia). I genitori di Adolfo “Edward” si erano sposati a Bonefro il 10 ottobre del 1891. Nel 1904 Gervasio, il padre, decise di emigrare, portando con se l’intera famiglia, verso gli Stati Uniti.
La destinazione fu la cittadina Brockton nel Massachusetts . Compì gli studi presso la Brockton High School e la Perkins Grammar School. Oramai per tutti era divenuto solo Edward A. Lalli. Ragazzo di vivace intelligenza e assai spigliato decise di dedicarsi all’arte del “Vaudeville” (commedia leggera e brillante in forma satirica). Questo lo portò, con il suo quartetto di artisti, ad esibirsi in tutti gli Stati Uniti ma anche a Cuba ed in Europa.
Tornò carico di esperienza, buoni guadagni e soprattutto importanti amicizie. Grazie alle sue conoscenze nel 1926 fondo la “Lalli Motors Co.” per la vendita di automobili. Fu un successo inarrestabile. Nel 1929 divenne il più grande distributore di “Chevrolet” della intera regione del New England.
Si calcolò vendesse dalle 1500 alle 2000 autovetture l’anno. Fu Presidente della divisione automobilistica del fondo comunitario di Brockton dal 1935. Occupò ruoli importanti nel “Commercial Club” di Brockton; “Kiwanis Club”, “Elks”; “Chevrolet Delears Ass’n”; “Camera di Commercio” e rivestì ruoli di vertice nella “General Motors”.
Fu inoltre consigliere d’amministrazione della “Brockton National Bank” e della “Morris Plan Bank” di Brockton. Vicinissimo ai giovani e allo sport finanziò, ne fu presidente, una squadra di baseball e contribuì all’iniziale ascesa del campione di pugilato Rocky Marciano (nato a Brockton nel 1923).
Fu amico di uomini politici e grandi attori. In particolare Frank Sinatra era solito sostare nel suo meraviglioso salone automobilistico.
estratto da informamolise.com
Il Molise è fatto da molisani, anche da quei molisani che sono emigrati, perchè costretti o per scelta, soprattutto a cavallo delle due Guerre mondiali, ma sempre con un pensiero rivolto alla loro terra, e che si sono distinti in vari settori nel mondo. Con questa rubrica vogliamo ricordarli ma anche ridare dignità ai nostri borghi, ai nostri talenti e nel contempo riaccendere l’attenzione su questo piccolo lembo di terra, non solo per storia, cultura e paesaggi ma anche dal punto di vista degli ingegni. Pultroppo il Molise come i molisani illustri, non sono presenti sui libri di storia, ma è giusto far conoscere ai molisani in primis, alle giovani generazioni, che i loro avi, si sono distinti nel mondo, con sacrifici, allontanandosi dai propri familiari, a volte non riuscendo a tornare nella loro terra d’origine. Di settimana in settimana racconteremo la storia di ognuno di loro, ricordando anche il paese di nascita molisano.
Teodorino “Theodore” Lalli nacque a Colletorto (CB) in via Mulattieri, il 3 ottobre 1894 da Celestino (ventiquattrenne “sarto” nato a Bonefro – figlio di Giuseppe e Anna Maria Teutonico) e di Filomena Paradiso (venticinquenne “donna di casa” nata a Colletorto – figlia di Teodoro e Gaetana Spino). I genitori di Teodorino si erano sposati il 1 novembre del 1890 a Colletorto e in comune l’atto del matrimonio fu registrato dinanzi al sindaco di allora Ettore Minni.
Dal patrimonio oltre a Celestino arrivarono due figlie: Anna e Maria. Nel 1911 Celestino, era già precedentemente emigrato, decise di far giungere Teodorino in America. Il ragazzo, aveva solo 16 anni, giunse ad “Ellis Island” sul piroscafo “Oceania”. L’anno successivo il resto della famiglia li raggiunse arrivando ad “Ellis Island” sul piroscafo “ San Guglielmo”.
Il padre, Celestino, aveva scelto di vivere e lavorare a Brockton nel Massachusetts dove aveva aperto una piccola sartoria. Teodorino oramai per tutti “Theodore” diverrà uno dei più affermati designer e “sarti su misura” del settore abbigliamento. Lavorò per anni alla “ Harward Cooperative” dove era entrato nel 1929. Ricercato per le sue grandi capacità di “sarto su misura” da case di moda, attori, politici e alti prelati. Nel 1921 sposò Rumilda Gennaco di tre anni più giovane di lui. Nel censimento del 1940 risultavano 4 figli: Armand Chester (16 anni), Gilda (13), Theodore Jr. (10) e Lorraine (5).
La moglie, figlia di un autorevole personaggio di Brockton, ricoprì importanti ruoli nelle associazioni cittadine ed affiancò in marito in molte delle sue attività. “Theodore”, fu anche per diletto attore teatrale in ruoli drammatici, diresse per anni il “Salvini Dramatic Club” di Brockton. Nel 1937 fu tra i fautori e fondatori della sede “Italian Building” di Brockton dedicata a Guglielmo Marconi. Ricoprì ruoli in fondazioni, associazioni ed enti di grande importanza. Sostenne sempre, con spirito filantropico, le varie associazioni italo-americane ed in particolare quelle della sua terrà d’origine.
Foto: 1937 inaugurazione della “Italian Building” di Brockton. “Theodore” è il secondo da sinistra e alla sua destra c’è il Sindaco Lawrence Crowley.
estratto da un articolo di informamolise.com